Far viaggiare mezzi pesanti senza aumentare la quantità di CO2 in atmosfera, anzi riducendola: è una possibilità concreta, non un auspicio fantascientifico. È il caso del biometano prodotto dalla Cooperativa Speranza, il nostro partner nel progetto per abbattere le emissioni della nostra flotta: il bioLNG che arriva dall’impianto nel Torinese è certificato carbon negative, quindi utilizzandolo non solo conteniamo il nostro impatto ambientale rispetto ai carburanti di origine fossile, ma aiutiamo a ridurre la quantità complessiva di CO2 in atmosfera.
L’attestazione di carburante “carbon negative” prende in considerazione l’intero ciclo, dalle fonti, alla produzione, all’utilizzo. Non è un compito semplice, produrre bioLNG che raggiunga stabilmente questo risultato: Cooperativa Speranza lo ottiene con una scelta attenta delle biomasse impiegate nella produzione e con un controllo scrupoloso di ogni passaggio della filiera.
Il bioLNG prodotto per Maganetti dalla cooperativa - grazie ad un progetto realizzato con il supporto tecnico del CIB - nasce dai liquami degli allevamenti di bovini, con l’aggiunta di scarti vegetali e una piccola quota di trinciato di mais.
Nel calcolo delle emissioni del carburante, dunque, si tiene conto dell’anidride carbonica assorbita dalle biomasse durante le fasi di crescita e soprattutto delle emissioni di metano e CO2 che si evitano sottoponendo i liquami al processo di digestione anaerobica, anziché smaltendoli con sistemi che comportano il rilascio dei gas in atmosfera. L’impianto della cooperativa impiega tutti gli scarti delle stalle dei soci e anche di alcune aziende vicine, per un totale di oltre 4.000 capi di bestiame.
Non solo: durante la produzione del biogas grezzo e poi nel processo di raffinazione per ottenere il biometano liquido, la CO2 viene catturata e stoccata evitando che finisca in atmosfera, altra voce che viene calcolata nel bilancio dell’impronta di emissioni del carburante.